7 errori che fanno fallire una campagna di Influencer Marketing

Stressed woman unable to write paper

L’imperativo del metodo Get influence è di creare campagne di influencer marketing a risposta diretta, misurabili e tracciabili.

Certo, non siamo stregoni e non possiamo sapere in anticipo se una campagna andrà bene o male.

É però nostro dovere, al termine della campagna, essere in grado di capire e dimostrare al nostro cliente cosa ha funzionato, cosa non ha funzionato, se ci sono delle criticità nel prodotto/offerta o nella comunicazione.

E questo obiettivo si può raggiungere solo in un modo: lavorando su strategia e numeri.

Quello che devi evitare come la peste, infatti, è pianificare una campagna di Influencer Marketing che non generi alcuna risposta, sia a livello di risultati di business che di numeri e dati utili da fornire al tuo reparto Marketing.

Come si è soliti dire, è più facile a dirsi che a farsi.

Ma per partire con il piede giusto, e risparmiare alla tua azienda tempo e soldi, puoi iniziare ad evitare questi 7 errori fatali che fanno fallire miseramente una campagna di influencer marketing.

 

Errore Numero 1: Non aver studiato a sufficiente il tuo mercato (online)

Un classico senza tempo.

L’imprenditore/marketing manager che “questo settore lo conosco come le mie tasche, ci lavoro da quando tu andavi ancora alle scuole elementari“.

Non metto in dubbio che tu sia molto preparato sul tuo brand e sulla tua azienda (e ci mancherebbe!), ma sei sicuro di sapere come si muove il tuo mercato, sui social?

I tuoi competitor che fanno?

Se nel tuo settore sono già presenti aziende che investono in influencer marketing, devi capire da quale angolo attaccare, come veicolare il messaggio nel modo migliore, che tipologia di offerta fare (per essere differenziarti dalla concorrenza).

Se invece non ci sono competitor diretti che usano gli influencer (buon per te!), devi comunque studiare il tuo settore sui social per individuare competitor indiretti e brand che hanno il tuo stesso target.

Anche in questo caso, è importante capire come si muove il mercato, che tipo di contenuti funzionano meglio e a quali offerte risponde meglio il tuo target.

E se queste attività non ti sembrano già abbastanza noiose, aggiungo che tutte queste operazioni si fanno a manina: la ricerca qualitativa, in questa fase, non può essere affidata a software e algoritmi!

 

Errore numero 2: Non aver pianificato in anticipo quali risultati ottenere

Se non sai cosa aspettarti, non puoi aspettarti niente.

Non è una frase motivazionale. Perché se sai hai capito e applichi correttamente il metodo dell’influencer marketing a risposta diretta, devi essere in grado di ipotizzare i risultati della tua campagna.

Ti faccio un esempio.

Se il tuo budget ti permette di raggiungere 100.000 visualizzazioni su Youtube, puoi immaginare di ottenere 3.000 visualizzazioni del tuo sito (considerando un tasso di click medio su Youtube del 3%).

E se il tuo sito funziona correttamente, dovresti ottenere 300 lead (ipotizzando che il tuo tasso medio di iscrizione sia del 10%).

Qualunque sia l’obiettivo finale della tua campagna di influencer marketing (lead, vendite, download app, ecc), ti consiglio comunque di fissarti come obiettivo minimo di ripagarti almeno le spese dell’investimento. Altrimenti il gioco non vale la candela! 

Attenzione però: con ripagarsi la campagna non ti sto dicendo di considerare solo il fatturato diretto. Nel conto dei “ricavi” puoi considerare anche altri voci, come i contenuti (foto e video) creati dagli influencer stessi, che puoi utilizzare in altre campagne di marketing. Quanto ti costa produrre grafiche, video e foto per il tuo brand? Ecco, grazie agli influencer puoi risparmiare una parte di quei soldi!

 

Errore numero 3: Farsi ingannare dagli influencer farlocchi

Argomento che abbiamo già discusso qui su Get Influencer. Ti posso consigliare di recuperarti l’articolo i 7 segreti per sgamare gli influencer parassiti ed evitare di essere truffato.

Ovviamente, più alzi la qualità degli influencer coinvolti nella campagna (e quindi maggiore è il tuo budget), migliori sono i risultati che ottieni.

Non solo al livello di qualità estetica e creativa dei contenuti (che, come detto, puoi riutilizzare per altre attività di marketing), ma anche a livello di visualizzazioni.

Cosa significa?

Che se la community di un influencer non è di qualità (perché gonfiata artificiosamente), il messaggio veicolato da questo influencer ha un impatto quasi nullo e finisce per perdersi nel caos dei contenuti sui social.

 

Errore numero 4: Non fare una proposta “irrinunciabile” agli influencer

Ti sembrerà strano, ma anche gli influencer sono persone impegnate. Un influencer mediamente impegnato, infatti, riceve decine di richieste di collaborazione ogni mese da parte di aziende e brand.

Quindi difficilmente sarà preso dalla smania di voler lavorare a tutti i costi con la tua azienda. Soprattutto se speri in una collaborazione gratuita.

Casomai è esattamente il contrario: sei tu che devi “vendergli bene” l’opportunità di collaborare alla tua campagna, anche a livello remunerativo.

E se pensi che questo aspetto della campagna sia il più facile da gestire, sei decisamente in errore.

Come ogni attività di vendita, anche in questo caso esistono delle buone pratiche da seguire che possono aumentare il tuo tasso di successo:

  • lavorare sull’email di invito alla campagna (un’ottima email ha tassi di lettura più alti)
  • lavorare sulla proposta (i migliori non lavorano gratis)
  • insistere con i più bravi (a volta non rispondono e necessitano di più email per prendere una decisione)

 

Errore numero 5: Gestire la campagna come un dilettante

Una volta impostata e lanciata la campagna, sei solo a metà del lavoro.

La gestione quotidiana è fondamentale, perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Ad esempio, può capitare che un influencer non segua perfettamente il brief e si dimentichi di pubblicare il link al tuo sito o il codice della promozione.

Errori che equivalgono ad un lavoro buttato via.

Gestire correttamente una campagna di influencer marketing significa anche saper sfruttare al massimo l’onda d’urto degli influencer. Ad esempio, pianificando delle campagne di remarketing specifiche. Oppure, creando delle promozioni flash abbinate ai post degli influencer.

Tutte operazioni che possono portare ad un aumento considerevole dei risultati della tua campagna.

 

Errore numero 6: Non tracciare i risultati in modo corretto

É logico: se hai fissato gli obiettivi della campagna, non incappando quindi nell’errore #2, devi essere anche in grado di misurarli in modo corretto.

Ed esistono 2 macro categorie di dati da considerare nella tua analisi: i dati dei social ed i dati delle tue piattaforme.

Mi spiego meglio.

In prima battuta devi valutare se i contenuti degli influencer sono stati efficaci, se hanno avuto una buona copertura e se sono stati coinvolgenti (quindi commenti, interazioni, visualizzazioni).

In secondo luogo, devi verificare se tutta questa visibilità si è trasformata in visite al tuo sito, alle tue pagine social, a persone in negozio, ecc.

Infine devi calcolare con precisione assoluta se gli utenti hanno compiuto l’azione promossa dalla campagna (acquisto, iscrizione, ecc).

Perché non è con like e brand awareness che paghi gli stipendi.

 

Errore numero 7: Non fare un’offerta “irrinunciabile” al tuo target

Non sono solo gli influencer ad aspettarsi un’offerta irrinunciabile per partecipare alla tua campagna.

Selezionare i giusti influencer e far creare loro dell’ottimo contenuto è la base di una campagna.

Ma se non spingi al massimo sull’acceleratore, rischi di ottenere una risposta “moscia” dal tuo pubblico target.

Offerte a scadenza, pochi pezzi disponibili per poco tempo, codice sconto esclusivo per la community: sono tutti elementi che devi saper utilizzare per creare un’offerta irrinunciabile per il tuo pubblico.

Non cadere nell’errore mentale di quelli che dicono “noi non facciamo offerte, non vogliamo essere troppo markettari“.

Certo, è sempre possibile fare una campagna senza spingere al massimo, basta essere consapevoli dei propri obiettivi. Se vuoi fare influencer marketing a risposta diretta e raggiungere risultati di business concreti, questa è la via.

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