HypeAuditor: recensione di un tool essenziale per la ricerca e selezione degli influencer

Come ho già discusso in diversi post, il più grosso problema di chi si presta a ricercare e selezionare influencer, sono i fake influencers.

Infatti, in un far-west come quello dell’influencer marketing, dove orde di influencer wanna-be comprano follower e like per risultare più appetibili, incappare in una “sola” è molto più facile di quello che un imprenditore medio crede.

Bot che mettono like o commentano sui post, i malefici gruppi pod e altre diavolerie possono sballare i numeri e ingannare una ricerca superficiale, fatta con un tool sbagliato

Tanti, troppi, imprenditori o responsabili marketing, hanno inviato prodotto, o peggio pagato, in cambio di un post che non ha portato niente all’azienda.

Spero che oggi, si stia iniziando a capire quanto sia grave il problema e spero grazie anche al lavoro che facciamo.

Ma un’altra insidia si nasconde dietro le community degli influencer.

Infatti è possibile che tu abbia trovato un vero influencer, con audience costruita genuinamente, nel tempo e con contenuti di valore.

Allora, prima di prender mano al portafogli, devi chiederti: quell’audience è veramente in linea con il tipo di pubblico devo intercettare?

Per verificare che effettivamente un influencer faccia a caso tuo, devi per forza passare per un tool di di verifica account.

Questo dovrebbe essere un incentivo sufficiente perché l’industria inizi a sistemarsi da sola.
Ma come lo farà? Generalmente, chiunque può farsi un giro sul profilo di un influencer per un’oretta e controllare lo storico dei dati e la crescita delle interazioni, e magari controllare gli account che si celano dietro ai commenti più “sospetti”.

Certo, puoi farlo in prima persona e metterci almeno un’ora per trarre le tue conclusioni, OPPURE potresti usare qualche software che ti dice tutti quello di cui bisogno in un paio di secondi.

La soluzione

Una delle soluzione che usiamo a Get Influence è HypeAuditor.

Cos’è HypeAuditor? È una piattaforma completa supportata da un vasto database che, tramite l’uso di intelligenza artificiale, ha indicizzato e analizzato quasi 8 milioni di profili Instagram finora, e continua a crescere giorno per giorno.

In principio HypeAuditor è nata per scovare i fake influencers, ma definirla così sarebbe un po’ riduttivo. La piattaforma analizza i profili degli influencer, scava a fondo nelle audience e fa particolarmente attenzione ai dati sospetti che riguardano la crescita dei follower o dei commenti, che possono risultare falsi.

Gli sviluppatori però hanno alzato ulteriormente l’asticella cambiando la premessa che sta alla base di queste ricerche: lo scopo principale per cui si cerca di identificare chi ha un seguito tarocco non è per punirli, ma per capire realmente la qualità della loro audience.

Quindi è questo il punto centrale su cui si focalizza HypeAuditor: l’audience quality.

Il sistema infatti analizza e valuta un profilo in base a 28 differenti metriche, che restituiscono una piena comprensione del profilo con cui hanno a che fare.

In pratica. all’interno del profilo dell’influence selezionato, trovi tutti i dati più importanti per poterlo valutare.

A comunciare proprio dall’Audience Quality Score(AQS): su una scala da 1 a 100, l’ AQS ti dà modo di giudicare velocemente il valore reale di un influencer. Chi ottiene fra il 40 e il 70 merità di essere approfondito. Scartate profili con valori più bassi, secondo la mia esperienza.

Il voto viene applicata all’audience in generale, ma quando approfondisci utilizzando HypeAuditor, potresti scoprire cose molto interessanti, per esempio: anche se c’è un alto numero di fake followers, potrebbe risultare che quelli autentici sono molto appassionati e costanti. In questo caso, l’AQS dà dei dati empirici che possono essere utilizzati durante la negoziazione per il compenso.

Perché pagare per raggiungere un milione di follower quando in realtà solo 600k di loro sono reali (e solo la metà di loro prestano realmente attenzione)?

Ecco perché il tool è fondamentale.

Dopo aver visto Audience puoi quindi visualizzare informazioni demografiche sull’audience, come la provenienza o il sesso, ma avrai anche una valutazione su quanti di loro sono follower “di qualità” dandoti una previsione più accurata sulla mole di persone che quell’ influencer può raggiungere.

Infatti, uno dei dati più significativi è il “Follower Reachability”; questo è il numero di follower, all’interno dell’audience, che seguono meno di 1500 account.

Infatti è logico pensare che se un account instagram segue più profili, meno saranno le possibilità che vedano il tuo contenuto.

In più, vedrai il loro engagement rate, ma poi avrai anche un voto sulla qualità di quello. Like e commenti non sono sempre fatti da persone reali, quindi vedrai l’abbassamento dell’engagement

 

La sezione Engagement ti dà un responso chiaro sulla qualità del contenuto dell’influencer: se l’engagement è buono, senza straci artifici, significa che le foto e i video pubblicati vengono apprezzati dalla community. La sezione compara anche l’engagement dell’influencer con la media degli account simili per numero di followers.

È propedeutico sapere questo in modo tale da creare collaborazioni solo con influencer veri, che hanno una community coesa e attenta ai post pubblicati.

Un’altra sezione molto interessante è quella che raccoglie le collaborazioni portate avanti dall’account.

Qui infatti trovi i brand taggati nei contenuti dell’influencer con un degli indicatori sulla qualità delle performance di tali post.

 

Una volta analizzato il profilo possiamo aggiungerlo ad una lista personale, in modo tale da avere la lista dei nostri influencer preferiti.

 

La ricerca degli influencer

Ma non è finita qui.

Un’altra validissima soluzione di Hypeauditor è la funzione Discovery

tramite essa possiamo ricercare i profili migliori per il nostro brand, in base a molti filtri selezionabili.

Nell’esempio io ho ricercato profili di influencer con queste caratteristiche:

  • audience femminile + 60%
  • audience italiana +60%
  • audience “matura” +25 anni
  • profili che parlano di moda e lifestyle

grazie a questa ricerca posso veder i profili migliori ordinabili per AQS, variabile che indica la qualità dell’audience, come abbiamo visto prima.

Successivamente posso analizzare in modo più approfondito ogni singolo profilo e decidere dio aggiungere tale profilo ad una lista personalizzata.

Passaggio ultimo del Workflow di Get influence è quello di scaricare l’esportazione dei profili selezionati, in modo tale da avere tutti i dati utili, direttamente su un file excel.

 

Prezzo

HypeAuditor lavora su un modello Pay-As-You-Go, senza bisogno di registrarsi. Acquisti un pacchetto di report e puoi analizzare i profili richiesti. Ovviamente più gettoni compri, più i prezzi sono economici:
1 credito 30$
10 crediti 99$
50 crediti 349$

Vai a Hypeauditor

La versione del tool con la sezione di ricerca Discovery ha un prezzo iniziale di 299$/mese ma si possono acquistare soluzioni più performanti (più filtri di ricerca) dedicate alle agenzie.

 

Conclusione

HypeAuditor ovviamente ha molti competitor nel panorama. Molti tool svolgono la funzione di ricerca e analisi dei profili.

A onor del vero altri tool più completi permettono anche di gestire la campagna in toto con un CRM interno.

Ma quello che non batte Hyperauditor è proprio sulla ricerca e analisi: essendo, per ora, concentrati solo su questi due aspetti, sono stati curati nei minimi dettagli.

Soprattutto, l’intelligenza artificiale, ti permette di scartare a priori gli influencer meno buoni, concentrando l’analisi sui profili migliori.

Effettuando delle contro-prove, con le statistiche ufficiali di instagram di alciuni profili (gestiti dalla nostra agenzia o di account di collaboratori) i dati sulla composizione dell’audience sono molto veritieri e si discostano veramente di poco dalle statistiche reali.

Certo alcuni tool, grazie al crm interno, ti permette di gestire tutta la campagna rimanendo all’intero di una singola piattaforma.

Ma devo essere sincero: preferisco un tool che mi eviti fregature e perdite di tempo nella selezione piuttosto che “fare un po’ tutto mediocremente”.

Anche perché spesso il contatto con gli influencer preferisco gestirlo direttamente via email, con una comunicazione molto personale.

HypeAuditor sta rispetta perfettamente le aspettative dichiarate, anzi fa di meglio assicurando a me e al mio team un risparmio notevole di tempo. Ecco perché lo usiamo in tutte le nostre campagne di influencer marketing!

[Get Influence è partner di HypeAuditor e insieme abbiamo realizzato la più grande ricerca sui fake influencer in Italia: vai al report per scoprire tutti i dati.]

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